sabato 14 luglio 2007

Prima lettera di Gian Paolo 21 aprile 1831




Stimatissimo Sig. Panajotti
E' doloroso, purtroppo doloroso il passo a cui mi ha trasportato la disperazione, ma non mi restava altra via, doveva prenderla o cessar di esistere. I miei parenti ripetono che mai consentiranno alla mia unione con Angelica, il di lei onore l'impedisce di darmi il suo consenso senza quello dei miei, una passione prepotente mi divora che altro poteva io fare? Le mie intenzioni sono serissime, e sul mio onore prometto che Angelica sarà unita a me il più presto possibile con valido matrimonio, ne Ella deve temere per la sua salute poché un moto violento e un pronto cambiamento d'aria sono i soli mezzi che possono rendergliela. Voglia Sig Palli essere indulgente con me, onde non gli apparisca una colpa non giudichi con indifferenza di una passione violentissima, si muova a compassione di noi e non disperi un giorno che con Angelica non facciamo voti per la sua felicità. Io fido nella di lei bontà come spero che Ella fidi nel mio onore e vivo nella dolce lusinga che Ella vorrà benedireil suo

Aff° Obb° Figlio
Gio Paolo Bartolomei

Dicava 21 Aprile 1831

Nessun commento: